…vorrei incuriosirvi: S. Dorotea e la devota…


Locandina Mostra

Discutevo con un’amica sulle mostre dei quadri e delle difficoltà e dell’impegno che serve per allestirle….

Allora oggi parlo di una mia partecipazione “semplice” ad una bella mostra tenutasi nel 2005 nella sede Arcivescovile di Vercelli.

Semplice per me, perché si trattava di una collettiva  e dovevo esporre un solo quadro; non solo, di tutta l’organizzazione se ne occupava direttamente l’Accademia di Brera che l’aveva organizzata assieme all’Ordine  dei Medici Cattolici. Direte, ma che c’entra quest’Ordine? C’entra, perché nella sede in cui si teneva un loro Convegno  (Arcivescovado) era stata allestita la mostra dei lavori elaborati appositamente per quella occasione dagli allievi della Scuola degli Artefici dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

Il tema: guarda caso, studi anatomici e l’arte sacra del pittore italiano Gaudenzio Ferrari che molte opere ha lasciato nella zona di Vercelli. Partendo da un disegno in bianco e nero di questo pittore,

“S. Dorotea presenta la devota” . G. Ferrari

ciascun allievo doveva  “rielaborare una parte di esso con colori propri”

io ho scelto la parte centrale con le mani (bè anche queste, mica sono facili da fare!) e  questo è stato il mio elaborato.

(2005, olio su cartonc. telato 42×60)

L’evento, a livello locale, ebbe grande risalto anche perché, come dicevo, inserito in un’iniziativa che interessava i medici ed il mondo cattolico

Articolo su giornale cattolicoEusebiano/parte 1  Invece qui di seguito inserisco qualche foto dell’allestimento che era davvero suggestivo..

 

particolare allestimento 2

purtroppo proprio sul mio quadro riflette una luce…ma si sa io con le fotografie non vado molto d’accordo!

…vorrei incuriosirvi: S. Dorotea e la devota…


Locandina Mostra

Discutevo con un’amica sulle mostre dei quadri e delle difficoltà e dell’impegno che serve per allestirle….

Allora oggi parlo di una mia partecipazione “semplice” ad una bella mostra tenutasi nel 2005 nella sede Arcivescovile di Vercelli.

Semplice per me, perché si trattava di una collettiva  e dovevo esporre un solo quadro; non solo, di tutta l’organizzazione se ne occupava direttamente l’Accademia di Brera che l’aveva organizzata assieme all’Ordine  dei Medici Cattolici. Direte, ma che c’entra quest’Ordine? C’entra, perché nella sede in cui si teneva un loro Convegno  (Arcivescovado) era stata allestita la mostra dei lavori elaborati appositamente per quella occasione dagli allievi della Scuola degli Artefici dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

Il tema: guarda caso, studi anatomici e l’arte sacra del pittore italiano Gaudenzio Ferrari che molte opere ha lasciato nella zona di Vercelli. Partendo da un disegno in bianco e nero di questo pittore,

"S. Dorotea presenta la devota" . G. Ferrari

 

ciascun allievo doveva  “rielaborare una parte di esso con colori propri”

io ho scelto la parte centrale con le mani (bè anche queste, mica sono facili da fare!) e  questo è stato il mio elaborato.

(2005, olio su cartonc. telato 42x60)

 
 L’evento, a livello locale, ebbe grande risalto anche perché, come dicevo, inserito in un’iniziativa che interessava i medici ed il mondo cattolico 

Articolo su "La Stampa"-Vercelli

                                                     

seguito articolo Eusebiano

 
Articolo su giornale cattolico
Eusebiano/parte 1
 
 Invece qui di seguito inserisco qualche foto dell’allestimento che era davvero suggestivo…
 

Sala Arcivescovado Vercelli
particolare allestimento
 

                             

                                                                                      particolare allestimento 2

purtroppo proprio sul mio quadro riflette una luce…ma si sa io con le fotografie non vado molto d’accordo!

passeggiata in rosso


ieri leggendo .liberamente semplice. , ho  pensato al “mio” modo di celebrare questa stagione e…i suoi rossi, eccolo:

(2009, olio su tela 60×80)

 Qualche tempo fa ho parlato della mia insegnante di pittura anticipando che sarei ritornata sull’argomento e questo è il momento per farlo; dopo aver finito il percorso con lei ed anche dopo una bella pausa di lavoro durante la quale non avevo più toccato un pennello, decisi di riprendere proprio con i suoi temi, emulando il suo stile… In questi dipinti quindi si vede ciò che mi ha trasmesso: è vero, spesso si ritrova l’influenza dei propri maestri 

…ne ho dipinti diversi che via via farò vedere.

 

ma chi lo dice che il 17 porta sfortuna?


al riguardo ci sono opinioni contrastanti ma a me non importa niente perché…

oggi, è il mio compleanno e mi regalo questo bel mazzolino di fiori di campo!!!

 

(2007, olio su tela 50x60)

(anche perché, tra i miei quadri, è uno dei miei preferiti)

buon onomastico a tutte le…Marie


(2005, olio su tela 50×50-34×35)

un ricordo di Maria per tutte le Marie! 

Non c’è altro da aggiungere…. se non che

ieri sera ho assistito al concerto di BATTIATO  nel castello visconteo di Pavia: devo ringraziare i miei due figli che mi hanno voluto regalare in questa suggestiva cornice una bellissima serata : ascoltare le sue  canzoni e cantarle insieme a loro!

la “mia” Gainsbourg


questo è il ricordo di una notte di capodanno passata  con i pennelli davanti ad una tela e …

…ero sicuramente ispirata…. ero soprattutto sicuramente sotto l’effetto emotivo del film Jane Eyre perché il mio omaggio a Faruffini si è concretizzato in un  profilo di donna che alla fine, guardandolo, mi ha fatto esclamare: ma questa è Jane Heyre! Ovvero la bravissima e  giovane attrice Charlotte Gainsbourg  

(2006, olio su tela 35×60)

che io adoro, quasi quanto la Meryl Streep

…. a proposito! Ecco mia figlia che foto mi ha spedito da Hollywood! Carina, no?

conoscete la “controra”?


 la “controra” era (o è?) quella fascia oraria tra le 2 e le 6 del pomeriggio durante la quale, in certi paesini del sud, d’estate sembrava che il tempo…si fermasse: nemmeno un’anima per strada, tutti chiusi in casa per il troppo caldo e/o per riposare, le persiane chiuse… (insomma, una specie di coprifuoco); così, quand’ero piccola, la sentivo chiamare al paese dove sono nata, in puglia;

ma subito dopo le donne si ritrovavano, sedute sulle sedie fuori dagli usci  a ricamare, cucire…. godere un po’ del fresco che cominciava ad arrivare, chiacchierare  e perché no?, anche a spettegolare….

 

(2004, olio su Masonite 45x63)

 

in queste due canzoni si può ritrovare un po’ quell’atmosfera….

 

 

un po’ di…testa!


qualche copia dal vero di teste ….di gesso!

di fronte, di profilo; facce belle, brutte, lisce e… con le rughe ecc. ecc.

E non solo modelli di gesso….

infatti i disegni di Maddalena e Martina sono stati eseguiti…. con le due “modelle” in carne e ossa: due signore che  si sono messe a disposizione per quella copia dal vero…(queste però in un altro corso di disegno che io ho frequentato presso il Centro di Formazione del Comune di Milano nel parco di Villa Finzi)

… non si dipinge sempre solo ciò che è bello…ma ciò che serve per esercitare la mano: ed è una bella difficoltà cercare di cogliere tutti …i segni del tempo!

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Ed infine, ho voluto inserire anche la riproduzione di due “particolari” ripresi da opere di due grandi pittori italiani:

1) l’unico disegno che scorre con due figure femminili: è un particolare della deposizione di Bernardino Luini (Affreschi Chiesa S. Maurizio al Monastero Maggiore)

2) il profilo di uomo  con il viso rugoso, a gessetti su sfondo verde: è la testa del Palafreniere, particolare della Camera degli Sposi del Mantegna

(bèh devo dire che pur nella mia modestia…ogni tanto pecco un po’ di presunzione e faccio questi voli pindarici molto pericolosi!)

 

  

altre esercitazioni…


 copie dal vero sui gessi (…rotti!!)

 

studiobrera2002

un esempio dei tanti

modi in cui  si

poteva/doveva  fare

un’esercitazione.

Nel caso di questo busto

la tecnica è la stessa: ho

usato grafite e matita bianca

 

 

ma basta a volte

cambiare solo il fondo,

cioè il colore del

cartoncino sul quale si

disegna e sembrano

due cose differenti

 
 
 
 

 questo, poi, l’ho ripetuto infinite volte:

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solo con grafite e matita bianca  

identica angolazione ma con matita sanguigna e sfondo di gessetto azzurro

 un primo piano con pastello nero

ed infine …visto da dietro e con gessetto azzurro

 in un altro post farò una carrellata…di teste!

 

esercitazioni su Venere


un po’ di tempo fa ho letto questa bella  poesia  “modellata dal tuo amore”..

ma oltre la  poesia mi ha… “colpito” anche l’immagine della statua che la brava amica aveva abbinato ai versi;

immediatamente mi ha riportato ai  pomeriggi a Brera in cui mi applicavo all’esercizio della copia dal vero sui vari gessi a disposizione

e tra questi ve n’era uno – vecchio, ormai annerito ed anche rotto – che riproduceva la stessa  statua, o una molto molto simile. Eccola:

gesso venere Brera/front.

qui è fotografata da un’altra angolazione,  si vede che è malconcia ma è  lei!  (tra l’altro quest’immagine è il particolare ingrandito di una più ampia  fotografia dell’aula di disegno quindi non è chiarissima anche per questo)

Mi sono messa a scartabellare per ritrovare qualcuna di quelle tante esercitazioni su questa statua, eseguite dalle più disparate posizioni: vista di fronte, vista da dietro, vista di lato, vista da sotto; a volte  solo un particolare della statua: le gambe o  la testa ecc. ecc;

di tutti questi esercizi, in genere,  non se ne conservano molti anche perché spesso restano dei “tentativi” che  si stracciano….. per poi “riprovare” fino a che non si raggiunge un risultato….accettabile

Eccone due:

           vista di fronte          

studio Brera- venere fronte

 
 
 
 

studio Brera - venere dietro

 
 
 
                         e vista da dietro
 
 
  
questi disegni sono stati eseguiti su carta da spolvero 35×50
 
quello a sinistra è eseguito con matita sanguigna su sfondo di gessetto azzurro
 
quello a destra invece con grafite, pastello nero, matita sanguigna e colore rosso
 
 
rivederli… rivedere il tratteggio…non avete idea…: imparare il tratteggio è un incubo, un’ ossessione  per chi inizia a disegnare!
 
Alla Scuola degli Artefici di Brera, il corso di pittura e tecniche del disegno prevede due anni/due anni e mezzo di disegno in bianco e nero e poi si comincia con i pennelli….
 
anzi, si inizia con la tecnica mista e cioè fare dei disegni con i gessetti colorati e su questi…”mettere le luci” con i pennelli ed i colori a tempera… (in mezzo ci sono le altre tecniche: la china, gli acquerelli, gessetti ad olio ecc.)…
 
poi, finalmente,  si arriva ad usare i pennelli ed i colori ad olio….
 

Inutile dire che se si è geniali…. di tutto questo non se ne ha bisogno: ma  purtroppo ….non è il caso mio!

 Però di quel periodo ho proprio un bel ricordo;  frequentare Brera è proprio come dicono: si vive un’aria  – non so come dire – un’atmosfera…  artistica, la senti, la respiri..

 
 

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